Ci sono vini che raccontano una storia. Il Pinot Grigio ramato è uno di questi. Non è solo una variante di un vitigno conosciuto: è una vera e propria espressione culturale, figlia di una lunga tradizione friulana e veneta, oggi più attuale che mai.
Un rosé d’altri tempi
Il termine “ramato” non è un’invenzione di marketing. È una parola che descrive con precisione la tonalità che assume il vino grazie al contatto con le bucce durante la vinificazione. Il Pinot Grigio, infatti, ha una buccia grigio-rosata (da cui il nome), che – se lasciata a macerare – conferisce al vino riflessi color rame, una profondità aromatica sorprendente e una struttura che lo distingue nettamente dai bianchi classici.
È, in un certo senso, un rosato naturale, che affonda le radici nella viticoltura di una volta, quando il vino si faceva “com’era”, senza pressature immediate né filtrazioni aggressive. Oggi, questo stile sta vivendo una seconda giovinezza, riscoperto da produttori consapevoli e da un pubblico sempre più curioso.
Sfumature infinite, dalla vista al palato
Il Pinot Grigio ramato è un vino ricco di sfumature visive, olfattive e gustative. Nel calice può variare dal rosa cipria al rame intenso, sempre brillante e invitante. Al naso esprime note di frutti rossi delicati, agrumi, fiori secchi, spezie leggere e accenni di erbe aromatiche. In bocca è fresco ma pieno, con una trama salina e un finale che invoglia al secondo sorso.
🍽️ Un compagno per tutto l’anno
La bellezza del Pinot Grigio ramato sta anche nella sua versatilità gastronomica. Servito ben freddo, è perfetto per l’estate e accompagna splendidamente:
• Antipasti di mare o di terra
• Primi piatti saporiti (risotti, paste con verdure, zuppe estive)
• Secondi leggeri a base di pesce, pollame o carni bianche
Ma grazie alla sua struttura, è un vino che si lascia bere con piacere anche nelle stagioni più fresche.
📍 Una tipicità da scoprire (o riscoprire)
Alla Enoteca Hortis crediamo molto nel valore dei vini che hanno una storia da raccontare. Il Pinot Grigio ramato ne ha molte: di contadini, di terre, di ritorni alle origini. Oggi è più che mai un vino moderno: per chi ama i rosati non banali, per chi cerca qualcosa di elegante ma autentico, per chi vuole un calice che sorprenda con discrezione.