Bollicine di alta qualità, rifermentato in bottiglia con la tecnica champenoise, dall’abate francese (Pierre) Dom Perignon. Con anni di affinamento (oltre 24 mesi) e tecniche ben precise di manipolazione delle singole bottiglie (remuage), portano a ottenere un vino elegante, fine, ma di grande struttura e persistenza. La Franciacorta, campagna bresciana, con la base di Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat. Viene riconosciuta dal mercato, leader dei champenoise italiani. L’area si estende su 19 comuni, tutti con terreno morenico, battuto da venti freddi provenienti dai laghi, un clima unico. A ruota, troviamo la DOC Trento, bollicine di montagna, clima fresco durante la notte, eccellente per Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Prodotto in 74 comuni trentini, sono spumanti ‘asprigni’, e per questo molto longevi, anche per 16 anni sui lieviti (Giulio Ferrari). Alla terza posizione del mercato, troviamo la giovane (1970) DOCG Oltrepò Pavese, compresa nei 44 comuni della provincia di Pavia. Colline con il grande protagonista Pinot nero (70% sul vino base), poi Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco. Spumanti fini, intensi, resistenti all’ affinamento, perché è il vantaggio di utilizzare molto Pinot Nero. In Friuli esiste una quota di Metodo Classico, ma abbiamo una giovane perla (2006): la troviamo in quel di Piedimonte, nel Collio Goriziano, da un piccolo vigneto composto da Chardonnay (60%), Pinot Noir (20%) e Ribolla Gialla (20%). Vinificati separatamente, 36 mesi di maturazione sui lieviti e sette mesi di affinamento! Da provare.